Banner

Cosa vuol dire misurare la qualità dell'aria

Sempre di più abbiamo a che fare con una situazione dell'aria che si allontana dalla situazione ottimale e questo fenomeno chiamato inquinamento atmosferico rappresenta un fattore di rischio molto importante per la nostra salute e quella del nostro ambiente.
Proprio per questo uno degli scopi del dispositivo ASTRALE è misurare in modo semplice e immediato lo stato della qualità dell'aria utilizzando l'Indice di Qualità dell'Aria (IQA). L'IQA è un parametro che viene misurato su base quotidiana e indica in modo sintentico il grado di inquinamento atmosferico di una determinata zona, consentendo una immediata visione di quale sia il rischio per la popolazione.
Per una informazione ancora più semplice, a ciascun valore misurato viene assegnato un codice di colore, come mostra la tabella che segue.

  Valore Qualità
  0 - 49 Ottima
  50 - 69 Buona, nessun rischio associato
  70 - 99 Accettabile, nessun rischio associato
  100 - 149 Scadente, non ci sono rischi per la popolazione ma le persone con patologie come asma, bronchite cronica o cardiopatiche, oltre che anziani e bambini, potrebbero avere disturbi. Si sconsiglia quindi a queste categorie una lunga permanenza all'aperto, soprattutto negli orari di maggior concentrazione.
  >= 150 Pessima, molti cittadini potrebbero avvertire sintomi lievi, comunque reversibili. Si consiglia di limitare la permanenza all'aria aperta soprattutto nelle ore a maggior concentrazione. Chi ha patologie potrebbe avvertire sintomi con maggior facilità.


Come misuriamo l'IQA

Non esiste una definizione univoca di IQA ma la maggior parte delle regioni italiane utilizza le misurazioni di PM10, NO2 e O3, elementi che comportano effetti immediati sulla salute umana e per i quali esiste un riferimento normativo su base giornaliera.
In particolare:

  • PM10: è la frazione di particelle raccolte con un sistema di selezione avente efficienza stabilita dalla norma (UNI EN12341/2001) e pari al 50% per il diametro aerodinamico di 10 µm. Il valore limite è di 50 µg/m3 su media giornaliera;
  • O3: Ozono, un gas altamente ossidante che si forma in atmosfera per effetto di reazioni favorite dalla radiazione solare. La sua presenza al livello del suolo dipende fortemente dalle condizioni meteoclimatiche e pertanto è variabile. In alcune occasioni si hanno fenomeni che portano alla formazione del cosiddetto smog fotochimico, costituito da una miscela di più sostanze in cui l'Ozono è una delle più importanti. In questi casi è un inquinante molto tossico per l'uomo, è un irritante per tutte le membrane mucose ed una esposizione critica e prolungata può causare tosse, mal di testa e perfino edema polmonare. Il valore limite è di 120 µg/m3 sul massimo della media mobile su 8 ore;
  • NO2: Diossido di azoto (ipoazotide), è un gas rosso bruno a temperatura ordinaria dall'odore soffocante, irritante e caratteristico. È più denso dell'aria, pertanto i suoi vapori tendono a rimanere a livello del suolo. E' un forte irritante delle vie polmonari e già a moderate concentrazioni provoca tosse acuta, dolori al torace, convulsioni e insufficienza circolatoria. Può inoltre provocare danni irreversibili ai polmoni che possono manifestarsi anche molti mesi dopo l'attacco. Il valore limite è di 200 µg/m3 sul massimo orario giornaliero.
I valori vengono rapportati a una scala 100, quindi:
  • IPM10: [(Media giornaliera) / 50] * 100
  • IO3: [(massima media oraria nelle 24 ore) / 200] * 100
  • INO2: [(massima media mobile su 8 ore nelle 24 ore) / 120] * 100

L'Indice di Qualità dell'Aria (IQA) è dato dal massimo dei tre valori, quindi:

IQA = max [ INO2; IPM10; INO3 ]



;